MOXA: l’applicazione di calore nei punti dell’agopuntura
La tecnica della Moxa o Moxibustione consiste nell’applicazione di calore (generato da un’erba pressata a forma di sigaro che ha la capacità di produrre calore senza spegnersi e senza fare fiamma, come il carbone) in punti specifici del corpo, gli stessi usati anche nell’Agopuntura, nello Shiatsu e nella Digitopressione.
L’erba impiegata si chiama Artemisia. Viene utilizzata in molti casi, specialmente dove il problema è causato dal freddo, per esempio nei dolori articolari che si aggravano in inverno con il freddo e l’umidità.
Un parente della Moxa è la lampada ad infrarossi che viene applicata in modo sintomatico e nella zona dolorante.
Con la Moxa oltre a trattare le zone dolorose direttamente, si tonificano anche punti distali (lontani dalla zona dolorosa ma che risultano utili indirettamente), non si lavora solo sul sintomo ma si ricerca la causa, la vera origine del problema.
Nell’agopuntura la si applica frequentemente in associazione o in alternativa agli aghi, viene abbinata spesso al trattamento Shiatsu nelle condizioni di carenza energetica ed in quelle aggravate dalle condizioni climatiche avverse.
COME SI UTILIZZA
Vedremo in particolare l’utilizzo del metodo detto “indiretto” dove si avvicina la fonte di calore al punto da trattare senza però toccare la pelle, al contrario del metodo detto “diretto” dove piccoli coni di artemisia vengono posti sui punti d’agopuntura (tsubo) ed accesi ,questo metodo è il più antico ma il meno utilizzato da noi.
Generalmente si usa il bastoncino, cioè la lana di Artemisia ottenuta dalla frantumazione delle foglie che essendo simile alla stoppa viene pressata e avvolta in carta di riso.
Il bastoncino viene quindi acceso ed avvicinato ai punti prescelti senza mai toccare la pelle.
Si aspetta con pazienza fino a quando la persona sente che il calore è molto intenso, quindi si cambia punto.
La Moxa viene applicata spesso nell’ambito sportivo, ci sono punti che vengono tonificati prima di un’attività sportiva per ottenere migliori prestazioni.
Nell’anziano, alcuni punti tonificati frequentemente, lo aiuteranno a mantenersi in forma.
COME AVVIENE L’APPLICAZIONE DEL CALORE ATTRAVERSO LA MOXA
L’Operatore Shiatsu, in base alla Persona ed all’interpretazione della diagnosi energetica, vedrà se applicare lo Shiatsu, la Moxa od entrambi. Nel caso del trattamento Moxa, l’Operatore imposterà una sequenza di punti. I punti utilizzati sono quelli impiegati anche in agopuntura, il calore viene applicato avvicinando ad una distanza di 2-3 cm il bastoncino di moxa ed aspetta pazientemente fino a quando la Persona sente che la zona trattata è molto calda, quindi l’Operatore sposta la moxa ed inizia l’applicazione in un altro punto.
La zona trattata si arrossa temporaneamente per alcuni minuti, l’applicazione del calore generalmente risulta piacevole e rilassante, normalmente, nei problemi cronici ci vorrà più tempo ma i benefici si avvertono progressivamente. Se il problema è recente e/o da causa traumatica possono bastare anche poche sedute.
FREQUENZA
Solitamente 1 – 2 volte a settimana, comunque attenetevi ai consigli del vostro operatore che vi potrà aiutare nel capire l’origine del problema e, se lo riteneste necessario, consigliarvi trattamenti sinergici (alimentazione naturale, idroterapia, floriterapia, ecc).
INDICAZIONI
La moxa viene utilizzata principalmente nei disturbi aggravati dal freddo e dall’umido, un tipico esempio è rappresentato dai reumatismi, dall’artrosi, ma anche:
- Lombalgia
- Lombosciatalgia
- Periartriti
- Dolori cervicali
- Dolori articolari
L’azione tonificante della moxibustione, riattiva il flusso dell’energia e del sangue, inoltre stimola le proprietà specifiche dei punti d’agopuntura, risultando utile anche nei seguenti casi:
- Anemia
- Astenia
- Diarrea
- Stitichezza
- Digestione difficile
- Emorroidi
- Problemi polmonari
- Arti freddi
- Rivolgimento del feto podalico
Possiamo apprezzare questa tecnica anche nel trattamento di quelli che in Medicina Tradizionale Cinese vengono definiti Meridiani Tendino-muscolari e la cui perturbazione, spesso per cause traumatiche e/o climatiche, può dare origine alle seguenti manifestazioni:
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- Torcicollo
- Tendinite
- Colpo della strega
- Colpo di frusta
- Epicondiliti
- Contratture muscolari
CONTROINDICAZIONI
Generalmente il trattamento moxa non produce effetti negativi, l’operatore professionista saprà evitare alcuni punti in base a circostanze particolari, per esempio durante il mestruo si evitano punti che potrebbero stimolare un flusso abbondante, in gravidanza molti punti si possono trattare tranquillamente, si evitano quelli che possono generare contrazioni.
ALCUNI PUNTI PER L’AUTOTRATTAMENTO DI PROBLEMI SEMPLICI E COMUNI
I disturbi aggravati dal freddo rispondono molto bene alle applicazioni di calore mediante moxibustione indiretta (in questa sede faremo riferimento al metodo detto “indiretto”).
Vedremo di seguito come poter utilizzare la moxa indiretta (sigaro ) in alcuni semplici disturbi dove è possibile applicare l’autotrattamento con buoni risultati, l’effetto della Moxa sarà principalmente quello di tonificare e riattivare il Ki (energia) e stimolare le proprietà specifiche del punto (tsubo).
Allattamento (lattazione insufficiente) Vc 17 – S 18
Digestione lenta S 36 – Vc 12
Herpes labiale GI 4 – F 3
Epistassi (sangue dal naso) F 1 – M 1
Emorroidi VG 20 – VG 2
Mal di denti Gi 4 – S 45
Punture d’insetti Direttamente sulla puntura
Raffreddore Gi 4 – V 12-13
Stanchezza S 36
Per migliorare il benessere generale St 36 – Vg 4 – Vc 4-6-8- M6- R1
Per la localizzazione dei punti visionare le mappe
UTILIZZO DEL SIGARO MOXA
Accendere il sigaro sul fornello o con un accendino , avvicinare questo al punto da trattare, tenendolo ad una distanza di 2-3 cm fino a quando il calore risulta fastidioso, ripetere 3-4 volte per ogni punto, possibilmente tenere le finestre aperte od arieggiare subito dopo.
Per spegnere il sigaro, introdurlo in un vasetto di vetro pieno di sale grosso e lasciarvelo fino al prossimo utilizzo.